Esterzili
Comune di Esterzili
Piazza Sant’Ignazio, 1 – Esterzili
T. +39 0782 55323
www.comune.esterzili.su.it
C’è un luogo, nel cuore della Barbagia di Seulo, dove la natura più selvaggia incontra la memoria antichissima dell’uomo. Esterzili si adagia fra i tacchi calcarei del Monte Santa Vittoria e la valle del Flumendosa, affacciato su panorami che si allungano fino al Campidano e all’Ogliastra, come se l’isola si dispiegasse davanti ai tuoi occhi. I sentieri che attraversano questi paesaggi conducono tra boschi secolari, sorgenti limpide, formazioni rocciose spettacolari: la meta ideale se ami camminare, pedalare, esplorare, lasciandoti guidare dal silenzio. Esterzili accoglie chi sceglie di abbandonarsi per ritrovarsi in una Sardegna diversa, profonda, sorprendente.
Cosa vedere a esterzili
Tra miti e archeologia
Sono circa 80 i siti archeologici censiti: domus de Janas, nuraghi, templi, tombe di Giganti testimoniano la presenza umana nel territorio di Esterzili sin dalla preistoria. Il sito più emblematico è l’edificio megalitico rettangolare conosciuto dalla gente del posto col nome di Domu ‘e Urxìa, ‘Casa della Fata Malefica’, inerpicato a mille metri d’altitudine. Secondo la leggenda, sarebbe la casa di una maga crudele che custodisce un tesoro sepolto, su scusorxu, difeso da mosche assassine (is muscas maceddas): per ottenerlo, bisognerebbe scegliere tra due botti, una piena d’oro e l’altra infestata dagli insetti. A raccontare l’età romana è la Tavola di Esterzili, una lastra di bronzo del 69 a.C. rinvenuta nel sito di Cort‘e Lucetta con un’iscrizione in latino che descrive una contesa territoriale.
I Murales
Passeggiando tra le vie del borgo, i murales colorati raccontano tradizioni, scene di vita quotidiana e figure storiche locali come Fra Antonio Maria da Esterzili, il più importante drammaturgo sardo del Seicento.
La tradizione a tavola
La tradizione vive anche a tavola, grazie a una cucina che affonda le radici nella genuinità della cultura agropastorale: su casu ‘e fitta, sa fregula, is culurxionis e la carne allo spiedo sono protagonisti di una gastronomia rustica e autentica. Alle coccoeddas, scrigni di pasta ripiena con patate, ciccioli di maiale e formaggio, è dedicata una sagra dove ai sapori si uniscono musica e spettacoli.